In primo piano: esperienze ed opinioni. Questa sezione apre un dialogo con professionisti impegnati nel sistema delle cure, con un’attenzione speciale alla medicina narrativa. Esploreremo anche l’etica della cura, le medical humanities e la comunicazione, per offrire una visione articolata e completa della sanità.

 A cura di Raffaella Pajalich

Intervista a Mario Cerati sul Progetto PERLA

Il nostro post su Perla ha suscitato molto interesse. A riprova che la medicina narrativa, alla fine, si traduce in una pratica, fra chi ha partecipato all’iniziativa c’è il nostro Vicepresidente Mario Cerati che ha partecipato coinvolgendo il suo Studio Medico Odontoiatrico e fisioterapico di cui è titolare e Direttore Sanitario. Abbiamo pensato di farci chiarire alcuni aspetti a partire dal motivo che l’ha spinto a partecipare.

Siamo uno studio di 20 persone su diverse specialità e competenze che da anni lavoriamo sulla relazione con il Paziente e il bisogno di salute. Da 10 anni attraverso la Medicina Narrativa. Avevamo già fatto dei nostri questionari per capire se e come le persone si sentissero accolte da noi da questo punto di vista, ma Perla è un’occasione unica per avere un feed back totalmente oggettivo e indipendente e che tiene conto di elementi validati in letteratura. E’ uno strumento fantastico che ti può aiutare anche a capire a che punto sei su questo tema e le aree di miglioramento. Senza contare che gli ambiti che si esplorano, messi come obiettivi, diventano un fantastico regolatore dell’equipe.

  • Ci puoi descrivere cosa è il progetto PERLA?

Il progetto Perla è una interessantissima iniziativa voluta da  Stefania Polvani, esperta in Medicina Narrativa e past- president della SIMeN, EDRA S.p.A e DNM Società Benefit   con il patrocinio di SIMeN, che dà voce ai pazienti i quali possono, attraverso una loro valutazione, certificare o meno una struttura rispetto la capacità di saper erogare un percorso di cura a misura di persona.

Parte dalla considerazione che, come dice il messaggio di Perla, ogni persona è unica e quindi unico e personalizzato deve essere la risposta al suo bisogno di salute.  Si tiene conto, quindi, di tutti gli aspetti, quelli clinici, ma anche quello dei vissuti, dei valori e della volontà del paziente. In questo senso è molto vicino alla Medicina Narrativa, perché mette al centro la capacità di rispettare la storia del paziente e farne uno strumento che coinvolga tutti gli attori della cura. Il Paziente, così, diventa parte dell’equipe di cura e ha sempre l’ultima parola sulle decisioni che lo riguardano.

  • Perché è tanto importante che la certificazione derivi dell’opinione dei pazienti? 

Si dà dignità alla competenza spontanea della persona di saper riconoscere se si è sentita rispettata in tutti i suoi bisogni e quindi gli si dà anche alla possibilità di valutarla. Questo è reso possibile dal fatto che un comitato scientifico, di cui fanno parte anche membri della SIMeN, ha costruito una griglia di valutazione basata su un decalogo di buoni comportamenti, da parte del personale sanitario, che sono validati in letteratura. Sono costruiti in modo da affiancare alla misurazione dell’efficacia clinica, la valutazione del grado di personalizzazione psico-sociale della cura .

  • Quali sono i punti salienti del decalogo proposto da PERLA?

In sostanza sono passaggi che permettono di costruire un patto narrativo che valorizza l’ascolto e la condivisione.  Si parte da due punti fondamentali: vi accogliamo e ci presentiamo.  Sembra incredibile, ma una grandissima parte degli operatori sanitari, a partire dai medici, non si presentano al paziente.  Questo è il primo passo per costruire una relazione e far sentire il paziente accolto.  Proseguendo, il decalogo scandaglia quelle aree che consentono di arrivare a una piena comprensione dei bisogni del paziente, a una personalizzazione della cura e a una co-costruzione del percorso di cura.  Valuta anche se sia stato preso in considerazione il suo benessere generale, anche al di fuori del problema specifico per il quale si è presentato.

  • In quale modo si può richiedere la certificazione PERLA? 

Basta seguire il nostro sito della SIMeN o i canali social di Perla.  Sarà data comunicazione di quando, attraverso il sito Perla, si potrà accedere alla prossima campagna di Certificazione.

  • Come è stato valutato il tuo Studio?

Abbiamo avuto il massimo del riconoscimento con un punteggio di valutazione finale di 9.7 su 10 e il 100% dei pazienti che si rivolgerebbero di nuovo a noi e che consiglierebbero lo Studio. Inutile dire che sono particolarmente orgoglioso di noi, ma la cosa che mi riempie più il cuore è la consapevolezza che siamo in grado di aiutare il paziente a sentirsi accolto e coinvolto nel percorso per attraversare il difficile passaggio dalla malattia. La Medicina Narrativa, e tutto il lavoro che c’è attorno, funziona!

Mario Cerati 

Medico Chirurgo, Odontostomatologo, ha studiato la relazione Medico-Paziente con docenza a corsi di formazione per colleghi e istituzioni, negli ultimi anni approfondendo la Medicina Narrativa ed è attualmente Vicepresidente della SIMeN.
Direttore Sanitario da più di 30 anni di uno Studio Medico Odontoiatrico e Fisioterapico, al 2014 è tornato alla formazione in università, e come Professore a Contratto, ha supportato il Prof. Eugenio Brambilla, Preside della Facoltà di Odontoiatria di Milano, Università Statale, per l’introduzione di un Corso di Medical Humanities e Medicina Narrativa all’interno del Corso di Laurea.
È facilitatore di livello avanzato di Laboratori di Medicina Narrativa e Docente Junior nell’ambito delle visite orientate al paziente secondo il Kalamazoo Consensus Statement Italia.