La Biblioteca

Empatia. Impararla e insegnarla

BIBLIOTECA.

La  sezione è dedicata alla creazione di un repertorio di testi fondamentali per l’approfondimento della medicina narrativa e delle medical humanities. L’obiettivo è fornire  a tutti coloro che si interessano al tema un punto di riferimento accurato e aggiornato. Attraverso la presentazione o l’analisi critica di opere seminali e di contributi più recenti, si intende tracciare un percorso di lettura che consenta di esplorare le diverse sfaccettature della medicina narrativa.

Massimiliano Marinelli Centro Studi SIMeN

Empatia. Impararla e insegnarla

di Sergio Ardis

Premessa

Da dodici anni, nell’ambito dell’insegnamento della Medicina Narrativa, dedico una lezione specifica all’empatia, esplorandone le connessioni con l’ethos umanitario che dovrebbe caratterizzare ogni medico e il ruolo che essa riveste nella comunicazione interpersonale in sanità e che grazie a un interesse autentico per l’altro e all’empatia orienta. non solo il “come” si comunica con i pazienti, ma definisce anche il “perché” della comunicazione stessa.

Consapevole della centralità di un approccio empatico nel sistema delle cure, ho accolto con grande interesse il lavoro di Sergio Ardis, che da anni si dedica allo studio dell’empatia in ambito medico. La seguente recensione si propone di riassumere gli elementi chiave della sua opera, con l’intento di stimolare nel lettore la curiosità e l’interesse per un approfondimento diretto del testo.

Il libro

Il libro è dedicato ai docenti junior del Kalamazoo Consensus Statement, Italia, con l’obiettivo di fornire uno strumento pratico e accessibile per l’insegnamento dell’empatia e si apre con presentazioni di diversi esperti del settore medico e della comunicazione sanitaria.

L’opera di Sergio Ardis si configura come un contributo fondamentale per chi opera nel campo della medicina narrativa e per i professionisti sanitari che desiderano potenziare le proprie abilità relazionali. Il volume analizza in maniera approfondita e rigorosa il concetto di empatia, mettendo in luce come essa non sia una dote innata, ma una competenza che può essere appresa, affinata e trasmessa attraverso pratiche didattiche mirate.

Le credenze limitanti.

Il testo si articola in numerosi capitoli, ognuno dei quali affronta aspetti chiave della comunicazione empatica. Ad esempio, i primi capitoli affrontano il tema dell’apprendimento dell’empatia, eliminando credenze limitanti che ostacolano l’apprendimento e l’applicazione dell’empatia nella pratica clinica. Tali credenze includono la presunzione di conoscere già l’empatia**,** la paura che possa compromettere il senso critico, il timore che possa causare burnout e la convinzione che sia una capacità innata.

Ciò che non è empatia.

Una volta sgombrato il campo da queste false opinioni, l’autore ci invita a considerare cosa non è empatia e a non confondere, ad esempio, l’empatia con la simpatia.

L’empatia, infatti, implica la capacità di comprendere e rispondere alle esigenze emotive e cognitive dell’altro e richiede un processo attivo e cognitivo per svilupparsi, con la capacità di riconoscere e integrare la prospettiva di pensiero e la condizione emotiva altrui, mentre la simpatia è una reazione immediata di attrazione o consonanza emotiva verso persone, idee o cose, che si manifesta nell’immediata attrazione o repulsione verso determinate persone, indipendentemente dalla nostra volontà. Anche la “compassion” e cioè quella

tensione emotiva che spinge ad aiutare l’altro quando lo si vede soffrire, al fine di far cessare la propria sofferenza,

non deve essere confusa con l’empatia.

Abbiamo capito, cosa sia l’ empatia e cosa non lo sia, sappiamo che può essere appresa, ma ne vale veramente la pena?

Per rispondere efficacemente a questa domanda, Ardis elenca le principali evidenze scientifiche che dimostrano sia l’efficacia dell’empatia e della comunicazione centrata sulla persona, sia l’utilità per i sanitari e per i loro pazienti. ****

La definizione.

Dopo aver spiegato le correlazioni tra burnout, la “compassion” e l’effetto protettivo dell’empatia e presentato un modello teorico di empatia, nel capitolo 8 giungiamo alla definizione di empatia che riportiamo integralmente:

L’empatia è un comportamento generato da una condizione cognitiva che include abilità di pensiero, attitudini emotive e capacità di distinguere nella relazione il proprio Sé dall’altro e che è in grado di produrre effetti positivi su entrambe le parti della relazione.

La comunicazione e la formazione

Ma come mostrare il comportamento empatico al paziente?

Si tratta di abbracciare tutte le sfumature della comunicazione verbale e non verbale alla quale sono dedicati due interi capitoli per approdare poi nel luogo privilegiato per una formazione ad una comunicazione efficace: la simulazione: un ambiente protetto in cui i discenti possono sperimentare e perfezionare i comportamenti empatici.

Conclusione

Finisce qui la breve sintesi di un ’approccio metodologico, supportato da evidenze scientifiche e arricchito da testimonianze di esperti del settore, che rende il libro un punto di riferimento sia per chi si avvicina al tema per la prima volta, sia per i docenti impegnati nella formazione di nuove competenze comunicative.

Empatia. Impararla e insegnarla è un libro utile, interessante e ben scritto, che affronta un tema cruciale per la pratica medica e per la salute dei pazienti. Grazie alla sua chiarezza concettuale, al suo approccio pratico e alle sue solide basi scientifiche, l’opera rappresenta un valido strumento per tutti i professionisti della salute che desiderano sviluppare e affinare le proprie competenze empatiche. La lettura è caldamente consigliata a chiunque sia interessato alla medicina narrativa e alla centralità della relazione nella cura.

Bibliografia

Ardis S. (2025) Empatia. Impararla e insegnarla, Aonia Edizioni

note biografiche

Sergio Ardis 

Medico, Direttore dell’U.O.C. Gestione delle Relazioni, Partecipazione e Accoglienza dell’Azienda USL Toscana Nord Ovest, dopo un’esperienza sulla comunicazione di morte come coordinatore della donazione mi sono dedicato allo studio della comunicazione e relazione tra paziente e sanitario. Sono docente di comunicazione a contratto per l’Università di Pisa e tengo un corso anche all’istituto di formazione universitaria Sant’Anna di Pisa e un webinar sull’empatia per gli studenti Tecnici Sanitari di Radiologia Medica dell’Università di Pavia. Il mio secondo ambito di studio è la salute positiva.
Ho pubblicato vari libri come primo autore, come autore unico o ne ho curato l’edizione. Tra questi “Comunicare bene per curare meglio” (2005), “La comunicazione sanitario-paziente” (2013), “Sulla carne umana. Dal simbolismo del corpo alla medicalizzazione della società” (2015), “Insegnanti smarriti. Guida alla gestione del lutto” (2016), “La comunicazione in ambulatorio” (2020).
Sono socio fondatore della Società Italiana per la Promozione della Salute e sono stato Segretario nazionale dal 2012 al 2018. Sono socio fondatore e Segretario Nazionale del GIF Salute Positiva.